STIPSI E VACANZE: COME GODERSI APPIENO I VIAGGI.

Durante il periodo delle vacanze, è comune sperimentare cambiamenti nella routine quotidiana e nell'alimentazione, il che può influenzare il benessere intestinale. La stipsi, caratterizzata da difficoltà o minor frequenza delle evacuazioni intestinali, può diventare un fastidioso problema durante questo periodo di relax e divertimento, per sé e per chi è con noi. 

In questo articolo, verrà spiegato cos’è la stipsi, le sue cause e dei consigli pratici per gestirla durante le vacanze, mantenendo un benessere intestinale ottimale.

Cos'è la stipsi

La stipsi è una condizione caratterizzata da movimenti intestinali infrequenti (meno di 2-3 volte alla settimana) o difficoltà nell'evacuazione delle feci (diventano molto dure e si ha la sensazione di non essersi svuotati completamente). Questo può causare sintomi come gonfiore, dolore addominale, mal di testa, senso di pesantezza, irritabilità e sensazione di malessere generale.

Le cause possono variare da fattori dietetici, a problemi di salute sottostanti oppure possono manifestarsi a seguito di un viaggio (per via di cambiamenti di alimentazione o temperatura).

Cause della stipsi durante le vacanze

La stitichezza del viaggiatore è un problema piuttosto diffuso e lo può accusare chiunque, non solo chi soffre di problemi di stipsi. Secondo una recente ricerca si stima che il 9% dei viaggiatori ne soffra, infatti, viaggiare può portare ad ignorare lo stimolo evacuativo e questo rappresenta uno degli errori più frequenti.

Durante le vacanze, diversi sono i fattori che possono contribuire alla comparsa della stipsi:

  • Cambiamenti nell'alimentazione: Cambiare le proprie abitudini alimentari, consumando una dieta ricca di cibi processati, povera di fibre e acqua, tutti fattori che possono favorire la stipsi.

  • Scarsa idratazione: Con l'attività frenetica delle vacanze e le temperature estive, si può dimenticare di bere a sufficienza, il che può causare disidratazione e contribuire alla stipsi.

  • Sedentarietà: Le vacanze possono essere sinonimo di relax e riposo, ma un'eccessiva sedentarietà può rallentare il transito intestinale e causare stipsi.

  • Stress: Anche se si è in vacanza, lo stress legato ai viaggi o ad altri fattori può influenzare la funzionalità intestinale, aumentando il rischio di stipsi.

Soluzioni per gestire la stipsi durante le vacanze

Per prevenire o gestire la stipsi durante le vacanze, ecco alcuni consigli utili:

  • Mantenere un'alimentazione equilibrata: Cercare di includere cibi ricchi di fibre come frutta, verdura, cereali integrali e legumi nella tua dieta. Questi alimenti favoriscono il transito intestinale e prevengono la stipsi.

  • Bere abbondante acqua: Assicurarsi di bere almeno 8 bicchieri d'acqua al giorno per mantenere un'idratazione ottimale e favorire il corretto funzionamento intestinale.

  • Fare attività fisica: Anche durante le vacanze, cercare di rimanere attivo. Fare passeggiate, escursioni o semplici esercizi fisici per stimolare il movimento intestinale.

  • Limitare lo stress: Trovare modi per rilassarsi e gestire lo stress durante le vacanze. Praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda.

  • Evitare il consumo eccessivo di alcol e caffeina: Queste sostanze possono avere un effetto disidratante sul corpo e contribuire alla stipsi. Limitare il loro consumo durante le vacanze.

  • Corretta evacuazione: Non rinviare o trattenere lo stimolo evacuativo.

  • Assumere una corretta posizione: Non è da sottovalutare l’aspetto posturale. Infatti, è consigliato assumere una posizione corretta da seduti, tenendo le gambe rialzate con l’aiuto di uno sgabello.

La stipsi del viaggiatore può essere un fastidioso inconveniente durante le vacanze, ma con una pianificazione adeguata e alcuni accorgimenti, è possibile gestirla efficacemente. Seguendo i consigli sopra indicati e ascoltando il proprio corpo durante i viaggi, è possibile godersi al meglio le vacanze senza dover affrontare problemi intestinali.

Se la stipsi persiste, peggiora o è cronica, è consigliabile consultare un medico per una valutazione così da poter individuare la causa specifica e adottare il piano di trattamento più efficace.

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