COME RINFORZARE LA BARRIERA INTESTINALE
Il benessere del nostro intestino si ripercuote positivamente sulla salute di tutto il corpo, aiutandolo a svolgere molte funzioni fondamentali. Ed è la barriera intestinale a difenderlo, impedendo il passaggio di sostanze nocive e quindi la loro diffusione nell’organismo. Ecco perché è importante sostenerla.
La grande barriera
Per barriera intestinale si intende un insieme di strutture che hanno il compito di regolare i rapporti tra l’organismo e l’ambiente esterno.
Poiché la superficie dell’intestino umano è dotata di tante piccolissime pieghe (villi intestinali), la sua estensione totale è incredibilmente lunga: 350 metri quadrati circa.
Questa grande superficie di contatto richiede una vera e propria barriera che, in modo selettivo, permetta il passaggio degli alimenti digeriti e impedisca a sostanze tossiche, allergeni e germi pericolosi di entrare nel sistema circolatorio diffondendosi in tutto l’organismo.
La barriera intestinale è composta dal muco, dalle cellule della parete intestinale, dal suo sistema vascolare e dal sistema immunitario, che è il più complesso e importante del corpo umano.
Quando si crea uno stato di disequilibrio a livello intestinale, la barriera perde la sua selettività e non svolge più in modo corretto le sue importanti funzioni.
Il ruolo del microbiota
Per microbiota o microflora intestinale si intende un grande numero di microrganismi, contenuti nell’apparato digerente e organizzati in comunità complesse, che colonizzano l’intestino.
Sono capaci di comunicare, attraverso mediatori comuni, con gli altri componenti dell’ecosistema intestinale quali le cellule dell’intestino, il sistema immunitario e la rete nervosa intestinale, detta anche secondo cervello.
Quando queste colonie sono in equilibrio, contribuiscono in modo significativo allo stato di salute dell’ospite, aiutando l’organismo a svolgere molte funzioni digestive, di difesa e di produzione di sostanze vitali come le vitamine.
Eubiosi e disbiosi
Possiamo suddividere le specie che formano il microbiota in:
specie benefiche (come i lattobacilli e i bifidobatteri) che aiutano l’organismo;
specie indifferenti, che possono comportarsi sia come benefiche sia come pericolose in funzione delle condizioni dell’intestino;
specie potenzialmente patogene, cioè in grado di infettare l’organismo.
L’eubiosi è la condizione in cui questa complessa organizzazione si trova in equilibrio, svolge le funzioni salutari di cui abbiamo parlato e mantiene sotto controllo i germi potenzialmente patogeni.
La perdita di questo equilibrio è definita, invece, disbiosi.
Probiotici: non sono tutti uguali
I probiotici svolgono una funzione di riequilibrio del microbiota quando quest’ultimo, per situazioni particolari quali malattie, farmaci o stili di vita sbagliati, si trova nella condizione di disbiosi.
Non sono uguali fra di loro perché le specie da riequilibrare sono molte e ogni tipo di probiotico svolge azioni diverse.
Prevalentemente sono utilizzati i lattici e i bifidi, che sono le specie benefiche più comuni.
Questi tipi di probiotici sono in grado di aiutare il microbiota intestinale in diverse situazioni correlate alla disbiosi: diarrea acuta, sindrome da colon irritabile, difficoltà digestive, meteorismo intestinale, infezioni ricorrenti delle vie urinarie e genitali, infezioni ricorrenti delle prime vie aeree…
Negli ultimi anni la ricerca si è molto sviluppata evidenziando che alcuni ceppi svolgono funzioni specifiche sulla digestione, sull’attività intestinale, sulle infezioni urinarie e addirittura possono migliorare alcune alterazioni metaboliche come il colesterolo o il metabolismo dei grassi e possono intervenire anche nel controllo dell’ipertensione.
Ripristinare la barriera intestinale
Sono molte le sostanze che sono state studiate per supportare il benessere della barriera intestinale.
Rappresentano un ventaglio piuttosto composito:
Aminoacidi come la glutammina,
Piante come la boswellia,
Minerali come lo zinco,
Vitamine del gruppo B, in particolare la Vitamina B2, e D
Nucleotidi, PEA, Butirrato.
Per la loro grande varietà e diffusione, sono contenute in molti cibi che sarebbe troppo complesso elencare. Ma è utile segnalare che l’abuso di alcuni cibi può produrre un’infiammazione intestinale che danneggia la barriera:
Latte e derivati;
Carne rossa soprattutto lavorata;
Glutine e cereali raffinati, se consumati in eccesso;
Panificati;
Bevande alcoliche…